A partire dal prossimo 27 dicembre avrà il via, fino al 31 gennaio, la tournée di Shen Yun in Italia. L'esordio avverrà su uno dei palcoscenici maggiormente prediletti, e relativamente fortunati, per la compagnia di danze teatrali fondata nel 2006 a New York da una costola della setta Falun Gong, quello del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino di Firenze. Nulla di cui sorprendersi: il capoluogo toscano è una delle principali e più radicate basi operative della setta, visto che proprio ad Empoli, nella città metropolitana di Firenze, ha sede l'Associazione “Il Ponte” che si prende la briga di organizzarne gli eventi nei vari teatri italiani.
Importante, già al momento, il costo dei biglietti visto che a seconda del posto prenotato si potranno spendere dai 77 agli 88 euro, fino a 94 e 116 euro, con una punta massima al momento di 143 euro. Trattandosi di uno spettacolo che si ripeterà dal 27 al 31 dicembre, ovvero in un periodo di grandi festività, il prezzo potrebbe non risultare ingente; ma è indubbiamente sempre piuttosto elevato in rapporto al suo effettivo livello qualitativo, come testimoniato anche dalla recensioni di quanti ebbero modo di assistere alle edizioni precedenti, per non parlare di quelle della critica teatrale. Alcuni degli articoli pubblicati in questi ultimi anni, dedicati alle varie edizioni di Shen Yun in Italia, potranno certamente fornire ai lettori qualche ragguaglio in più. Come da tradizione, seguiremo comunque anche la portata dei nuovi spettacoli della stagione 2024, non mancando all'occorrenza di riportare anche le nuove recensioni dei tanti spettatori che, secondo un'ormai consolidata prassi, ne saranno rimasti delusi: sarà utile per quanti, al momento, titubanti si chiedono se sia il caso di spender tutti quei soldi per vedersi un'esibizione teatrale di Shen Yun.
Piuttosto, può incuriosire come stavolta la setta, e l'associazione che in questo caso la rappresenta, decida stavolta di organizzare lo spettacolo fiorentino al Teatro del Maggio anziché al più storico e tradizionale Teatro Verdi, dove Shen Yun s'era esibito nelle ultime edizioni: opera dell'architetto Telemaco Bonaiuti, il Teatro Verdi fu inaugurato nel 1854 e vanta una capienza di poco superiore ai 1500 posti, mentre quello del Maggio, realizzato tra il 2009 e il 2011 in sostituzione del vecchio Teatro Comunale, è situato in un'area più periferica, presso la Stazione di Porta a Prato, e dispone di tre sale con capienza di 1200, 1900 e 2000 posti. Probabilmente le ripetute lamentele seguite alle vecchie edizioni da parte di numerosi spettatori, soprattutto più abituali, hanno indotto la dirigenza del Teatro Verdi a non dare stavolta un seguito a Shen Yun, che ha dovuto così ripiegare presso un'altra struttura, certamente pur sempre di un certo prestigio ma non all'altezza della precedente. Per contro, il Teatro del Maggio ha visto nel corso di questa primavera una consistente ristrutturazione ai vertici, con nuove nomine dopo l'arrivo di un commissario straordinario, e ciò ha indubbiamente permesso al Falun Gong e ai suoi rappresentanti di farsi avanti per potervi tenere gli spettacoli fiorentini di Shen Yun. Dopotutto, la situazione finanziaria del Teatro del Maggio non è delle più rassicuranti e ben venga far cassa con nuovi contributi, belli o brutti che siano: questo è stato intuibilmente l'approccio dei nuovi dirigenti chiamati a portare il teatro fuori dalle secche, tale da spiegare almeno in parte anche il non proprio popolare costo dei biglietti.
Già più modesto, seppur di non molto, il costo del biglietto al Teatro Lirico di Cagliari, dove Shen Yun si esibirà per tre serate dal 3 al 5 gennaio successivo: 75, 85, 98, 105 e 115 gli euro che l'eventuale spettatore dovrà sborsare qualora volesse davvero assistere ad uno spettacolo del discusso corpo artistico-teatrale del Falun Gong. Parliamo di un teatro di recente costruzione, inaugurato nel 1993, e con una capienza di poco superiore ai 1600 posti. Tuttavia anche in questo caso vi è una novità, testimoniata dal fatto che Shen Yun e il Falun Gong tornino ad affacciarsi nel capoluogo sardo disertato nella scorsa edizione 2023; in quella 2022 era invece stato presente, seppur sempre con delle intuibilmente modeste fortune. Su questo come su altri aspetti piuttosto curiosi e persino sospetti, abbiamo già delle letture a cui a breve dedicheremo degli appositi articoli a parte.
Successivamente, per ben sette serate, Shen Yun si esibirà a Torino al Teatro Regio, situato nella centrale Piazza Castello: una struttura con una capienza di 1600 posti e dal grande prestigio, inaugurata nel 1740 ed oggi considerata tra le più rilevanti nel panorama italiano ed europeo. Avevamo già notato in passato come il Teatro Regio fosse solito ospitare le tournée di Shen Yun, senza meravigliarcene: era stato così anche per l'edizione 2023, mentre quella del 2022 era stata disertata. Torino e il Piemonte, come sapranno certi lettori più affezionati e più in generale quanti abbiano un po' di conoscenza riguardo a certi mondi “spiritualeggianti”, sono “terre fertili” per sette, movimenti esoterici ed occultisti e pure per molte logge massoniche, dove vanno a comporre un “potere sotterraneo” molto influente sulla cultura e sull'economia locale. Il costo dei biglietti andrà a variare a seconda dei posti e delle serate dagli 80 ai 100 euro, dai 120 ai 150 euro, con gli appuntamenti delle due ultime esibizioni a posti limitati, intuibilmente perché riservati a ben specifici spettatori; il tutto per un totale di sei giorni e sette spettacoli, dal 9 al 14 gennaio.
Scambiando il caso di Torino con quello di Cagliari, si può notare come per il Falun Gong e Shen Yun alcune città siano “intercambiabili” a seconda delle edizioni, mentre altre come Milano e Firenze siano ormai mete consolidate e dalle quali non prescindere: ciò non sorprende, se consideriamo che quest'ultime sono le due città, con Roma, dove la setta vanta il maggior numero di adepti, nonché i più fedeli. In passato Cagliari vedeva un piccolo ma attivo nucleo di adepti, poi dispersosi col tempo, ma a quanto pare oggi nuovamente in rimonta, e non diverso è il caso di Torino dove il sostegno è garantito, oltre che da un serbatoio di potenziali per quanto effimeri adepti a causa della forte concorrenza di altri movimenti settari, dall'appoggio di precisi ed importanti ambienti politici e culturali della società locale.
Altro consueto appuntamento quello successivo, che si terrà al TAM Teatro degli Arcimboldi di Milano: come il lettore più affezionato ben saprà, si tratta di una meta puntualmente presidiata da Shen Yun ad ogni sua edizione italiana. Prezzi dei biglietti anche in questo caso molto variabili, dai 77 agli 83 euro, dagli 80 ai 94 euro, fino a 116 e 143 euro, per sette diverse esibizioni nell'arco di cinque giorni, dal 16 al 21 gennaio. In questo caso, addirittura, gli spettacoli dell'ultima e penultima esibizione vedono già il “tutto esaurito”: non sorprende, considerando quanto grande e vivace siano le serate milanesi, ma anche in questo caso sorge l'interrogativo su chi abbia già acquisito tutti quei biglietti ed occuperà le platee. A darne una parziale risposta, concorre tanto il vento della politica di vendita dei biglietti quanto quello che attualmente connota il nostro paese e più in generale tutta l'Europa: ma non tarderemo, neanche su questo, a fornire un'analisi a parte.
A Parma invece Shen Yun fa ritorno dopo averla saltata nell'edizione 2023: in quella del 2022, infatti, il locale Teatro Regio aveva visto la sua presenza, gratificante o meno che fosse stata. Anche stavolta l'appuntamento sarà presso il medesimo e prestigioso teatro, con quattro esibizioni dal 23 al 25 gennaio, e prezzi che andranno dai 75 agli 84 euro, dai 102 ai 121 euro, e dai 107 ai 127 euro. Il penultimo spettacolo, nel pomeriggio del 25, vede già il “tutto esaurito”: intuibile, tra le tante cose, che anche stavolta la setta abbia voluto coinvolgere autorità e celebrità, ma anche scolaresche di varia età, sia per farsi pubblicità che per guadagnarsi nuovi consensi nel “mondo che conta”. E tutto ciò nuovamente conferma come, fiutando l'attuale clima politico italiano, il Falun Gong italiano abbia ritenuto opportuno tornare alla carica su settori bipartisan della politica e della cultura, andando ben oltre un mero proselitismo.
Ultimo appuntamento, infine, quello di Udine, presso il Teatro Nuovo Giovanni, a conferma che certe mete alla setta risultino ormai particolarmente affezionate: quella udinese, infatti, è una conferma ripetutasi puntualmente ad ogni edizione, cominciando dalle più recenti 2023 e 2022. L'ultima apparizione di Shen Yun in Italia avrà luogo proprio qua, in omaggio evidentemente ad un teatro resosi ospitale agli occhi della compagnia quanto il TAM di Milano: presso quest'ultimo s'era tenuta l'ultima apparizione di Shen Yun 2023, presso quello di Udine si terrà invece l'ultima dell'edizione italiana per il 2024. Importanti intuibilmente i prezzi: dagli 80 agli 85 euro, dai 90 ai 100 euro fino a 119 euro, con disponibilità di posti già data per limitata in virtù delle ragioni che già accennavamo precedentemente per tutti gli altri casi. Non ci sono dubbi che, per questa edizione 2024, il Falun Gong sia ancora più agguerrito e determinato che mai a sfruttare tutte le occasioni possibili pur di farsi spazio nella società italiana, finora rivelataglisi a dir poco ostica.
