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Bari, ultimo appello per Shen Yun: ma il Petruzzelli vuole altro

2025-02-11 15:00

OS

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Bari, ultimo appello per Shen Yun: ma il Petruzzelli vuole altro

Dal 7 al 9 febbraio scorsi, “ingombrando” i prestigiosi ambienti di uno storico teatro come il Petruzzelli di Bari, Shen Yun ha tenuto l'ultimo spetta

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Dal 7 al 9 febbraio scorsi, “ingombrando” i prestigiosi ambienti di uno storico teatro come il Petruzzelli di Bari, Shen Yun ha tenuto l'ultimo spettacolo della sua stagione italiana 2025. E' stata l'ultima possibilità per la compagnia artistico-teatrale emanazione del Falun Gong di raddrizzare un po' le sorti di una stagione partita male e proseguita peggio. Un ulteriore elemento probante di quanta poca sensazione i suoi spettacoli destino nel nostro paese è data pure dal fatto che nessun giornale, nelle rubriche di spettacolo, ne parli: nessuna recensione, niente di niente. Non si può dire la stessa cosa per altri spettacoli, di altri artisti o compagnie, tenuti negli stessi teatri in cui Shen Yun giunge a calcare la scena, a cominciare dallo stesso Petruzzelli. I pietosi articoli dedicati a raffica da The Epoch Times agli spettacoli di Shen Yun in Italia, a suon di foto, interviste e servizi dedicati, non bastano a compensare quel grande e sospetto vuoto, anche perché non possono ascriversi a “stampa italiana” e men che meno trovano una seppur scarna platea di lettori.

 

Beninteso, lo scandalo scoppiato negli Stati Uniti, relativo ai modi prevaricanti e manipolatori con cui i dirigenti della compagnia plagiano e “settarizzano” i loro dipendenti, ovvero i giovani e ricattabili artisti che le permettono di tenere spettacoli in mezzo mondo, presto propagatosi anche in vari paesi d'Europa, in Italia è giunto piuttosto attutito, senza contribuire più di tanto a spostare i giudizi della sua potenziale platea. Il poco successo di Shen Yun nel nostro paese è un fenomeno di per sé fisiologico, dato da una sostanziale diffidenza per il pubblico italiano verso “opere” che, per quanto raffazzonate e truffaldine possano essere, si presentano innanzitutto con una veste “orientaleggiante” troppo lontana dai suoi gusti generali. Chi cerca opere di questo genere appartiene solitamente ad una nicchia piuttosto preparata, che ben si guarderebbe dal lasciarsi sedurre da “roba” come Shen Yun. Tutti gli altri, invece, guardano a spettacoli di diversa natura; oppure, se appartengono ad una tipologia di pubblico più “consumista” o “generalista” nelle scelte teatrali, non esita anche a cadere nella trappola delle musiche e dei balletti di Shen Yun, salvo poi nella maggior parte dei casi non ripetere per una seconda volta quell'esperienza. Le loro impressioni, quando escono dal teatro, oscillano tra la rabbia e l'ilarità.

 

“Monotono, dopo la prima mezz'ora è stato veramente pesante, 200 euro buttati. È stato un continuo predicare di questa religione Dafa e contro il regime cinese”, si sfoga un utente su TrustPilot, confermando che probabilmente qualche fenomeno di bagarinaggio dev'esserci pure stato, visto che al momento del lancio il costo ufficiale dei biglietti al Petruzzelli variava in base ai posti scelti tra i 75 e i 144 euro; ma di questo fenomeno piuttosto increscioso abbiamo più volte discusso in passato, e non c'è pertanto bisogno d'aggiungere molto altro di più. Sempre a proposito di quanto cara ovvero salata gli sia costata la curiosità di vedersi Shen Yun, così aggiunge un altro: “Spettacolo sopravvalutato, nessuna svolta nell’arco della serata, nessun colpo di scena , musiche sempre lagnose ma soprattutto prezzo esorbitante, ho accettato di pagare quel prezzo con un’aspettativa altissima di spettacolo, invece a tratti sembrava una recita scolastica! Bravi i ballerini ma….. niente di che!”. Anche un terzo utente, dando conferma alle impressioni dei primi due, laconicamente sentenzia: "“Spettacolo molto al di sotto delle aspettative. Grande delusione”.

 

“Noioso e fanno anche propaganda”, giudica infine un altro spettatore, spiegando che “lo spettacolo risulta noioso. Inoltre ci sono dei messaggi nello spettacolo che non mi sono piaciuti. La parte veramente negativa è che fanno propaganda religiosa di stampo estremista. Mi sono informato è sembra siano collegati con una setta estremista religiosa chiamata Falun Gong che crede a cose assurde come la lievitazione, l'invisibilità e gli alieni. Pare che il loro capo, Hongzhi, sia completamente fuori di testa e usi la compagnia teatrale per promuovere le sue idee. Io personalmente sconsiglio di dargli anche un solo euro”. Non sappiamo quanto abbia pagato quest'altro spettatore, che tuttavia indispettito dalle assurdità sentite durante lo spettacolo ha trovato lo spunto per condurre una propria, personale ricerca: il suo giudizio, come nel caso di tanti altri spettatori delusi, servirà a dissuaderne altri in futuro tentati dall'andarsi a vedere i “sermoni teatrali” del Falun Gong.

 

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