Iscriviti alla nostra Newsletter

Resterai informato su tutti i nostri aggiornamenti

Osservatorio Sette

Leggi le ultime novità


Osservatorio Sette

Se gli attivisti pro-sette si mettono a difendere anche astrologi e cartomanti...

2025-02-15 10:00

OS

News,

Se gli attivisti pro-sette si mettono a difendere anche astrologi e cartomanti...

Che l'astrologia si presti ad un uso piuttosto truffaldino da parte di tanti furbacchioni, soliti spacciarsi come maghi ed operatori dell'occulto dei

pxb_991041_18c508bfd0f84c90a86d1410b4aa215f.jpg

Che l'astrologia si presti ad un uso piuttosto truffaldino da parte di tanti furbacchioni, soliti spacciarsi come maghi ed operatori dell'occulto dei generi più vari, è cosa tanto nota da non meritare di per sé neppure un articolo. Ma il caso vuole che negli ultimi anni una serie di vicende estere abbiano elevato anche costoro al rango di “specie protetta” e di “poveri perseguitati” meritevoli di una difesa politica ed umanitaria: all'estero, ovviamente, giacché almeno in casa nostra pur continuando ad operare indisturbati non sembrerebbero godere proprio della massima stima. Nel 2021, per esempio, mentre i rapporti tra Russia ed Occidente cominciavano già a deteriorarsi per le tante violazioni degli Accordi di Minsk e il boicottaggio delle successive trattative sul Donbass (tant'è che nel febbraio dell'anno successivo, fatto certamente noto ai più, ebbe inizio la guerra in Ucraina), alcuni professionisti della difesa delle “libertà religiose” iniziarono a parlare di persecuzioni da parte delle autorità di Mosca a danno dei “poveri astrologi”. Comprensibilmente, nel grande clima di demonizzazione politica antirussa portata avanti negli Stati Uniti e in Europa, anche i vari attivisti umanitari specializzati in ambito religioso erano stati chiamati a far la loro parte, e costoro oltre a tirar fuori strane persecuzioni contro le sette teosofiche, New Age o sciamaniche, o ancora contro i Testimoni di Geova o Scientology, ben pensarono di nominare anche i tanti ciarlatani attivi nel mondo dell'astrologia, dell'esoterismo e dell'occultismo in generale. Nulla, insomma, veniva lasciato al caso.

 

Quell'episodio riguardava una donna che nell'Udmurtia, nella Russia centroccidentale, aveva fondato una strana setta pseudoinduista, nota come Sanatana Dharma, su cui era stata aperta un'inchiesta dalla locale Procura. Naturalmente non rimase un caso isolato, perché negli anni successivi altri ne sono seguiti, stranamente proprio in tutti quei paesi e in quelle situazioni geopolitiche che suscitano non pochi bruciori allo stomaco ai tanti “attivisti pro-sette” e ai loro “datori di lavoro”. Si capisce, era un argomento che evidentemente colpiva l'immaginario collettivo più di altri, risultando oltretutto anche più facile da comprendere: è piuttosto difficile spiegare ai più cosa sia una setta ed ancor più perché debba essere davvero tanto irreprensibile e meritevole di difesa; mentre parlare di un singolo individuo presentandolo come un colto visionario o tutt'al più come un personaggio un po' più eccentrico, con cui le istituzioni locali se la prendono per una loro connaturata intolleranza o cattiveria, è decisamente molto più facile ed efficace. A quel punto diventa quasi un argomento da programma televisivo del pomeriggio, di quelli dove tronisti e ballerine son soliti sentenziar su frivolezze delle più indecorose, un gioco da ragazzi.

 

Ecco allora che solo pochi mesi dopo, dato che la formula aveva avuto tanto successo, i “pro-sette” ci riprovarono estendendola ad un altro paese che hanno in uggia come il fumo negli occhi, la Cina. Era ormai la primavera del 2022, con la guerra in Ucraina iniziata da settimane e le pressioni su Pechino da parte di Stati Uniti ed Unione Europea che andavano infittendosi sempre di più, affinché rompesse i suoi rapporti con Mosca e si schierasse dalla loro parte nel sostenerne le sanzioni e il boicottaggio internazionale. Proprio in quel periodo, ci ricorderemo, molti ambienti politici e giornalistici occidentali cominciarono ad insinuare, sempre più frequentemente, che Pechino andasse considerata come un mero alleato di Mosca, colpevole di sostenerne a vario titolo lo sforzo bellico, ad esempio con forniture militari e d'altro genere: un'accusa assai infamante, giacché presentandola come una “cobelligerante” ne delegittimavano gli sforzi diplomatici volti proprio ad arrestare il conflitto, proprio come già era stato fatto con la Turchia. 

 

In quel caso i vari attivisti “pro-sette” pensarono di ravvivare il tema dei presunti diritti umani violati nello Xinjiang, che effettivamente dopo tante smentite internazionali e i sopraggiunti fatti internazionali stava iniziando a languire, inventandosi di sana pianta che le autorità di Pechino e Urumqi avessero iniziato a dar la caccia agli astrologi locali, ed in particolare quelli della disciplina nota come Qimen Dunjia. E' una delle tante pratiche della ricca astrologia cinese, con un'antichissima storia risalente quantomeno all'epoca dei Regni Combattenti e intorno alla quale non sono mai mancati, come in ogni altro analogo caso al mondo, anche i furbacchioni d'ogni ordine e grado; ma di qui a parlare di una vera e propria persecuzione in massa, come i “pro-sette” tentarono di fare, ce ne corre. Così, dopo quella singola mossa, i “pro-sette” non ne parlarono più: il tema non aveva convinto nessuno, perché lo Xinjiang era ormai troppo associato alle bufale sulle persecuzioni in massa dei musulmani, argomento che a sua volta in quella particolare congiuntura storica non “tirava” più. 

 

Ecco allora che, lasciato perdere lo sfortunato tentativo anticinese, i “pro-sette” tornarono a guardare alla Russia, argomento fino ad oggi prioritario: così nel 2023, quando a Mosca vigeva ormai un pieno allarme per i gruppi settari dei generi più disparati, tra cui anche molti di matrice nazi-esoterica e satanista legati a doppio filo con l'intelligence americano ed ucraino (i nostri lettori più affezionati ricorderanno gli articoli che qui pubblicammo proprio in quel periodo), costoro ben pensarono di rilanciare la “carta astrologica” citando alcuni allarmismi espressi in merito dall'Arciprete Alexander Novopashin, da sempre attivissimo nella lotta ai culti settari più pericolosi. Novopashin, individuo alquanto sopra le righe per i canoni occidentali, era stato sospeso dalla FECRIS (Federazione Europea dei Centri di Ricerca ed Informazione sul Settarismo, organizzazione no-profit che riunisce le associazioni attive nel contrasto ai culti settari e nella difesa delle loro vittime in più di trenta paesi, in gran parte europei) proprio in seguito al conflitto in Ucraina, nel quadro delle tante sanzioni applicate a livello europeo contro interessi, attività e personalità russe, ma già in precedenza i suoi modi estrosi non sempre l'avevano reso molto gradito. Tuttavia ciò che fecero i “pro-sette”, strumentalizzare i suoi richiami dando ad intendere che in Russia si stesse scatenando una “purga staliniana” anche nei confronti di tutti i tanti sciamani, predicatori ed indovini del paese, a cominciare magari da quelli delle più remote aree siberiane, come loro solito era decisamente un po' troppo. 

 

E così per un po' l'astrologia, almeno nei confronti dei paesi citati, è stata lasciata stare, per farne invece uso da altre parti, ad esempio nel caso di un controverso gruppo settario ceco intorno al quale, da tanti che erano stati gli scandali, ad un certo punto a Praga avevano deciso di dedicarvi anche una miniserie televisiva, o ancora per perorare la causa di un altro non meno controverso, di natura tantrica, in Romania. Non di meno anche in Argentina, dove in quel periodo le FFOO disponevano di una valida agenzia anti-sette, la scoperta di un gruppo similare aveva creato non pochi malumori tra i “pro-sette”, che intervennero con una campagna piuttosto martellante tesa ad accrescere il discredito verso le autorità locali: vi erano ancora i Kirchner, che poco gradivano politicamente, ed erano chiamati a far la loro parte nel dar sostegno a Milei. Naturalmente, poiché in quei casi i problemi erano molto più gravi del solito, i “pro-sette” non hanno potuto fare a meno di continuare ad occuparsene anche in seguito: indipendentemente dai governi e dal fatto che siano capitati in “paesi amici”, la lista di reati collezionati da quelle sette e dai loro santoni è tale che le locali procure vi continueranno a lavorare presumibilmente ancora per degli anni. Non diversamente, del resto, si può dire anche per altre sette consimili o per sette di matrice pseudocristiana, magari legati a visioni estreme del Protestantesimo, a Taiwan e in Corea del Sud: “paesi amici” dell'Occidente, ma dove pur sempre ciò che è grave od irregolare finisce per passare al vaglio degli inquirenti.

 

Ora però si torna a parlare della Russia, perché proprio agli inizi di febbraio la Duma ha avviato l'iter di una legge volta a limitare i programmi di maghi, occultisti ed indovini sulle tante TV private di cui è cosparso il paese. In effetti un provvedimento che apponga qualche restrizione non sarebbe così malvisto neppure da noi, dato che interi canali televisivi sembrano esistere soltanto per ospitare i programmi di maghi che chiedono parcelle astronomiche o che s'intrattengono telefonicamente coi telespettatori su linee telefoniche dove ogni minuto corrisponde ad uno scatto economicamente assai sostanzioso; e quando non sono “esperti” nella lettura delle carte, sono magari predicatori di numeri al lotto, altrettanto esosi in materia di prezzi e “segreti” per vincere al gioco, e così via. Insieme a tante televendite improbabili, e non meno truffaldine, sono tutti parte di quella nutrita famiglia nota ai più come “televisione spazzatura”, ed in tal senso il provvedimento valutato dalle autorità di Mosca non appare così disprezzabile. Tuttavia il forte allineamento ad un certo “atlantismo viscerale” che connatura i “pro-sette” fa sì che ogni iniziativa che parta da un paese ad essi inviso, oltre che inviso ai propri già nominati “datori di lavoro” (di cui in altre occasioni vi abbiamo parlato), fa sì che la debbano immediatamente ed automaticamente vedere come una sicura “barbarie antiliberale”. 

 

 

Al servizio della vera e libera informazione: ovvero ciò che stregoni, santoni, ciarlatani e guru temono di più. Perché quelle che dicono e che fanno dire ai loro seguaci sono soltanto balle.

Per maggiori informazioni:

info@osservatoriosette.com

Cookie Policy | Privacy Policy

Create Website with flazio.com | Free and Easy Website Builder