Iscriviti alla nostra Newsletter

Resterai informato su tutti i nostri aggiornamenti

Osservatorio Sette

Leggi le ultime novità


Osservatorio Sette

La Chiesa mormone e la sua espansione, dagli Stati Uniti al resto del mondo

2025-03-04 18:05

OS

News,

La Chiesa mormone e la sua espansione, dagli Stati Uniti al resto del mondo

Sebbene rivendichino con estrema energia la loro appartenenza al vasto mondo dei cristiani, i mormoni non sono mai stati accettati come tali dalle alt

bi5gpyvwqumb1.webp

Sebbene rivendichino con estrema energia la loro appartenenza al vasto mondo dei cristiani, i mormoni non sono mai stati accettati come tali dalle altre Chiese cristiane storiche. Del resto l'idea che nella loro “Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni” si reputino sacri e fondanti quanto la Bibbia testi come il Libro di Mormon, Dottrina e Alleanze e Perla di Gran Prezzo non è d'aiuto alla comprensione reciproca. Considerandosi restauratori della Chiesa cristiana, nella forma direttamente stabilita da Gesù Cristo ai tempi del Nuovo Testamento, agli occhi di molti altri cristiani risultano attribuirsi una non riconosciuta superiorità che sembra quasi sottintendere che tutte le altre Chiese siano per forza di cosa ormai condannate o corrotte. La diversa la visione della Trinità, della natura spirituale e corporea di Dio Padre, di Dio Figlio e dello Spirito Santo, la poliginia ovvero il matrimonio poligamo ed altri aspetti della loro teologia fanno sì che come tutte le altre sette cristiane di recente o contemporanea fondazione anche i mormoni appaiano agli occhi degli altri cristiani quantomeno “eretici”. 

 

Fondata o meglio secondo i suoi credenti “restaurata” da Joseph Smith a New York nel 1830, la Chiesa mormone non tardò non a caso a scontrarsi con le altre confessioni cristiane, per giunta conoscendo alla morte del suo primo Presidente una serie di scismi legati ad una vera e propria “guerra di successione”. Così il successore Brigham Young decise nel 1844 d'attraversare gli Stati Uniti conducendo i suoi fedeli dall'Illinois, dove si trovavano in gran parte, all'Utah, stabilendo infine a Salt Lake City la nuova sede generale. Lasciarono alle proprie spalle circa una quarantina di gruppi “scismatici”, come quella che nel 2000 sarebbe divenuta dopo lunghi passaggi la Comunità di Cristo, con sede ad Indipendence nel Missouri, o ancora la Chiesa di Gesù Cristo del ramo “bickeronita”, situata a Monongahela in Pennysilvania. Ma, soprattutto, da quel momento cominciarono a crescere sempre di più, espandendosi anche al di fuori degli Stati Uniti. 

 

Facendo affido su varie organizzazioni ausiliarie, come la Società di Soccorso, a scopi filantropici e culturali femminili, le Giovani Donne, i Giovani Uomini e la Primaria, quest'ultime ad inquadrare i vari appartenenti in base al loro sesso e alla loro età, si può dire che abbiano uno schema quasi “militare”, ed in effetti la vita all'interno di una famiglia o di una comunità mormone non diverge più di tanto da quella che si condurrebbe in una caserma. Tra gli scopi di queste società, ovviamente, vi sono l'indottrinamento dei propri membri, fin dalla più tenera età, nonché il reclutamento di nuovi adepti, attraverso l'apostolato e la beneficenza; oltre ovviamente al reperir fondi e risorse per la Chiesa, che non a caso risulta da stime della rivista Time come una delle più abbienti al mondo. Pur non presentando più il proprio bilancio consolidato almeno dal 1959, studi ancora del 1997 le attribuivano entrate annue per almeno dieci miliardi di dollari e, considerando che nel frattempo la Chiesa ha visto aumentare sensibilmente il proprio numero di fedeli, non c'è molto da dubitare che anche i guadagni a loro volta abbiano conosciuto delle sensibili lievitazioni. In aggiunta a ciò, la Chiesa mormone risulta dedita a rilevanti investimenti finanziari, che finiscono per incrementare a loro volta i guadagni ricevuti dalle donazioni dei fedeli, con attività economiche ed agricole rappresentate dalla Bonneville International, la Deseret Book Company o ancora vaste proprietà fondiarie nell'Utah, in Florida e nel Canada.

 

Secondo dati forniti dalla Chiesa mormone, si ritiene che i fedeli siano ufficialmente intorno ai 15 milioni, metà dei quali residenti negli Stati Uniti, seguiti da altre grandi comunità in Canada ed Inghilterra; ma i conti ufficiali restano sempre piuttosto difficili da fare, poiché in molti altri paesi la presenza e le attività dei mormoni, benché accertate, non avvengono proprio alla luce del sole. Vari ricercatori concordano non a caso nel distribuire il 47% dei mormoni tra Stati Uniti e Canada, il 36% in America Latina, e il rimanente 17% nel resto del mondo. L'America Latina e l'Asia costituiscono per la Chiesa mormone le nuove “terre da evangelizzare”, dove le conversioni avvengono a ritmo esponenziale: ogni anno sono almeno 300mila i nuovi adepti, in gran parte provenienti proprio da questi due continenti. 

 

Al loro cospetto l'Europa, con una comunità di circa 450mila fedeli, appare una realtà ben minoritaria, benché non del tutto trascurabile: in Italia, diffusisi a partire dal 1850 tra Genova e le Valli Valdesi dell'alto torinese, hanno ben presto finito con lo stabilirsi soprattutto in Svizzera o far ritorno negli Stati Uniti; anche i successivi tentativi di sbarcare nuovamente nella Penisola, sia in Piemonte che in Sicilia, non sortirono grandi risultati. Solo nel 1965, venute meno le vecchie proibizioni del Regno d'Italia e del Ventennio fascista, s'è vista una riorganizzazione della Chiesa mormone in Italia, con un primo nucleo a Brescia, seguito a ruota da Firenze; successivamente, stabilitasi a Roma la comunità più importante, è stato un lento ma sicuro cammino verso il riconoscimento istituzionale, fino alla qualità di “culto ammesso” ricevuto con decreto presidenziale nel 1993 e all'inaugurazione del grande Tempio di Roma nel 2019. Ciò non è bastato tuttavia a garantirle un'analoga accoglienza anche da parte della Chiesa Cattolica, prevalente nel nostro Paese, come ribadito anche dall'allora cardinale Joseph Ratzinger, futuro Papa Benedetto XVI, che nel 2001 in un atto della Congregazione per la Dottrina della Fede negò la validità del battesimo mormone e conseguentemente anche la diretta comunione col mondo cattolico che ne sarebbe derivata.

 

Se non più di tanto fortunata, di là dall'ottenuto riconoscimento delle istituzioni repubblicane, appare la comunità mormone in Italia, men che meno come dicevamo risulterebbe esserlo in grandi nazioni asiatiche dove tuttavia l'espansione del Cristianesimo è stata molto importante negli anni, come ad esempio la Cina. Dopotutto comunità e templi mormoni sono presenti in tutti i paesi limitrofi, dalla Russia al Kazakistan, dalla Mongolia alla Corea del Sud, dal Giappone alle Filippine, non di rado anche con numeri molto importanti. Vi è una piccola ed accertata presenza dei mormoni, come gruppo invero assai minoritario nella grande famiglia protestante, prevalente tra i cristiani cinesi rispetto ai cattolici e ai pochi ortodossi, alimentata dalla predicazione che alcuni missionari stabilirono tra Ottocento e Novecento ed in particolar modo con la fondazione del proprio Tempio ad Hong Kong, ancora prima che si ricongiungesse alla Madrepatria. Molto più arduo è stabilire il numero dei mormoni nella comunità cinese all'estero, in primo luogo in Italia, intuibilmente affidata a numeri del pari minoritari se non addirittura trascurabili. 

 

In linea di principio, tuttavia, qualunque terra che abbia già conosciuto il Cristianesimo o qualunque comunità che veda cristiani tra i suoi membri è, per la Chiesa mormone, un obiettivo verso cui convergere: una terra da evangelizzare o una comunità da convertire. La difficoltà a conciliarsi con istituzioni che non siano strettamente quelle di matrice anglosassone, a cui i mormoni guardano con favore per via della maggior facilità che permettono loro di crescere nei numeri ed accumulare denaro, costituisce per contro il grande argine che ne frena l'espansione in molti paesi. Quando lo Stato non è “debole”, “depotenziato” o semplicemente “accondiscendente”, non soltanto i mormoni ma pure molte altre sette, prevalentemente ma non esclusivamente protestanti, entrano in difficoltà scontrandosi prima o poi con le istituzioni locali. Vista però la loro propensione alla parcellizzazione, a frammentarsi in realtà minori e scismatiche, ciò può però far sì che da una loro costola sorgano altri gruppi settari, più adattabili alle condizioni locali, più aggressivi o determinati, e potenzialmente quindi anche molto più pericolosi. Questo spiega perché mantenere uno sguardo sugli sviluppi di questi ed altri movimenti non risulti affatto cosa inopportuna.

Al servizio della vera e libera informazione: ovvero ciò che stregoni, santoni, ciarlatani e guru temono di più. Perché quelle che dicono e che fanno dire ai loro seguaci sono soltanto balle.

Per maggiori informazioni:

info@osservatoriosette.com

Cookie Policy | Privacy Policy

Create Website with flazio.com | Free and Easy Website Builder