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Sette sataniche e psicosette: a Milano almeno dieci richieste d'aiuto al giorno

2019-11-13 18:14

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Sette sataniche e psicosette: a Milano almeno dieci richieste d'aiuto al giorno

Riproponiamo un articolo a puntate pubblicato dal quotidiano "Il Giorno" il 29 e 30 giugno 2019, in merito all’emergenza costituita a Milano dalle sette satanic

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Sette sataniche, torna l’emergenza: Milano capitale con tre i gruppi attivi

L’esperto Luca Bernardo: fenomeno in crescita
di GABRIELE MORONI
Milano, 29 giugno 2019 - Le sette sataniche come fatto di famiglia. Nuovo aspetto di un fenomeno che per sua stessa natura può essere soltanto quello che è misterioso, segreto, ma che appare in continua diffusione. «Nelle nostre ricerche online - dice Luca Bernardo, direttore della Casa pediatrica dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano - abbiamo trovato la testimonianza di un ragazzo milanese che raccontava di essere stato avvicinato da un gruppo satanista in un’abitazione nella zona di Linate. Ha partecipato a riunioni della famiglia e ne ha trovate altre sei o sette. Si dovrebbe concludere che accanto a te, c’è sempre qualcuno di una famiglia satanica».

Secondo Bernardo a Milano agirebbero tre sette: 666 Realtà Satanica, Loggia Agape (trasformata poi in Gruppo Prometeo Milano), Corte di Satana. La setta 666 Realtà Satanica sarebbe stata fondata da Conte Ophiel (conosciuto anche come Principe Demus). Ancora attiva, è composta da over e under diciotto. I primi sono un gruppo molto attivo di satanisti, che s’incontrano nelle abitazioni e in aree che non si conoscono.  A Milano è chiuso da tempo da tempo un locale considerato per anni un luogo di "reclutamento", mentre ne resiste un altro a Linate. «C’è poi - aggiunge Bernardo -, un gruppo, una ’famiglia’ satanica molto forte vicino al quartiere Corvetto, ma nessuno sa dove si trovi esattamente».
Vicende di vita hanno portato dalla Liguria al lago di Como alla Sicilia Jennifer Crepuscolo, nata a Chiavari nel 1989. Nell’agosto del 2010 ha fondato l’Unione Satanisti Italiani, nata con un forum, a cui ha fatto seguito nell’autunno dell’anno dopo un canale Youtube con un video della durata di nove minuti in cui la fondatrice esponeva i punti principali dell’Usi. Nel primo mese il video ha ricevuto 10mila visualizzazioni. Oggi l’Usi può contare anche sul blog "La mia bolla", su una presenza in Facebook con il video di Jennifer Crepuscolo e un Gruppo con quasi duemila membri. La diffusione del settarismo satanico non poteva non preoccupare la Chiesa. Il Gris (Gruppo di ricerca socio-religiosa) nazionale ha istituito un corso a livello universitario che studia il fenomeno in tutte le sue articolazioni (demologia, psicologia, ma anche l’aspetto legislativo e giudiziario).

Da circa sei anni è attivo a Milano il centro di ascolto diocesano Sicar. Aperto nei locali locali dell’Opera San Vincenzo, in via Copernico 5, è coordinato da Roberta Grillo, che si occupa del fenomeno da almeno vent’anni e fa parte del Gruppo di ricerca socio-religiosa (Gris) di Milano. Un telefono (340/7177435) e un indirizzo di posta elettronica (centroascoltosicar@diocesi.milano.it). Grillo si ha dedicato al fenomeno due libri "Il principe di questo mondo" e "Attenti al lupo", pubblicati dalle edizioni Ares. «Il nostro obiettivo è accogliere, ascoltare, ascoltare, e ancora ascoltare. È la cosa più importante: guarisce le persone. Una persona che è stata annientata nella coscienza con l’ascolto riacquista la propria identità. Ogni anno parliamo con non meno di un centinaio di persone. Chiamano, vengono, si allontanano, richiamano. Siamo in otto e le seguiamo tutte. Le persone con un disturbo psichico, un bisogno psicologico o psico-religioso ci contattano direttamente. Nel caso delle vittime delle sette o delle psicosette sono i familiari a farlo. L’interessato non può farlo. È irretito. Le sette ti portano via tutto, dai beni all’identità». Ma è il web la nuova frontiera del satanismo del terzo millennio. «Le sette - spiega Bernardo - utilizzano molto la Rete e il ’deep web’ per dialogare con i giovani. Questo ha fatto cambiare i meccanismi. Una volta era la setta che andava in cerca di adepti. Oggi è il contrario: è il ragazzo che va alla ricerca del satanismo. Per questo oggi è più difficile coglierlo».
Prima puntata, pubblicata su Il Giorno il 29 giugno 2019.

Satanismo e psico-sette, a Milano dieci richieste d’aiuto a settimana

È il picco delle domande al Centro d’ascolto Sicar. La professoressa Grillo: boom di psico-sette con effetti devastanti
di GABRIELE MORONI

Milano, 30 giugno 2019 - Insegna da sempre e da una ventina d’anni si occupa di psico-sette e di fenomeni dell’occulto. È consacrata nell’Ordo Virginum. Roberta Grillo è presidente del Gris (Gruppo di Ricerca e Informazione socio-religiosa) della diocesi ambrosiana e coordinatrice del Centro di ascolto Sicar di Milano, in via Copernico 5. Il nome si riferisce al pozzo di Giacobbe, dove Gesù incontra la samaritana venuta lì ad attingere acqua. Gli operatori del Centro sono una dozzina, tutti volontari.

Professoressa Grillo, quante sette sono presenti a Milano e in Lombardia?
«Il numero, se parliamo di psico-sette, non è quantificabile. Ne nascono di nuove tutti i giorni. Sento nomi sconosciuti e mi devo mettere a fare ricerche. Le sette New Age, soprattutto, sono tantissime. Una marea».

E le sette sataniche?
«Le vere sette sataniche sono poche, grazie a Dio. Hanno una struttura verticistica, connotazione di grande segretezza e sono inavvicinabili. Dietro i componenti della setta, spesso si nasconde una vera ’cupola’, al cui interno si trovano personaggi importanti, di spicco sul piano sociale».

È stato anche il caso delle Bestie di Satana, la storia che ha svelato il fenomeno del satanismo "acido", delle sette "fai da te"?
«Sono sempre stata convinta che esistesse un livello superiore. Lo pensavano anche il dottor Giorgio Gagliardi, grande esperto del fenomeno, e i carabinieri che all’epoca vennero da me, per chiedermi se sapevo qualcosa a proposito di ragazzi spariti misteriosamente e strani ’suicidi’, che parevano indotti, tutti nella zona dove operavano le Bestie di Satana».

Quante persone si rivolgono al Sicar?
«Il numero varia di settimana in settimana, più o meno tra i cinque e i dieci utenti. Naturalmente, nel caso di una persona entrata in una setta, questa non potrà venire, perché irretita. Vengono invece i suoi familiari: sono mariti, mogli, figli, fratelli, sorelle. E sono proprio loro a soffrire. Ci è capitato il caso di una figlia venuta a chiedere aiuto per entrambi i genitori. Fra i primi casi che ho seguito ricordo quello di una ragazza finita in una setta aziendale, impiantata all’interno dallo stesso datore di lavoro. Nella setta si praticano il plagio, il condizionamento mentale. Chi ci finisce dentro, quando ne esce si rende conto di essere stato privato di tutto. Invece, nel caso delle sette sataniche, spesso è l’adepto che ci viene a cercare».

Con quali modalità vengono avvicinate le persone?
«Capita di ricevere un sms: ’Vuoi essere felice?’. Ormai con i cellulari siamo tutti in piazza. O di leggere un dépliant. Ne ho trovati tanti alla Statale e al Politecnico. Una volta attirata nella psico-setta, la persona è sottoposta al ’love bombing’, continue, insistite dichiarazioni di affetto, di amore. Si organizzano incontri in luoghi suggestivi, come Assisi. All’affiliato viene prospettato un percorso che dovrebbe portarlo all’illuminazione: percorso che però non arriverà mai a nulla. Nel frattempo è iniziata l’opera di disgregazione, di annullamento dell’identità».

Come opera il Sicar?
«Prima di presentarsi da noi i familiari hanno cercato di fare ragionare il loro congiunto. Sbagliato. La persona irretita non solo s’irrigidisce, ma sente di essere nel giusto: ’Io ho preso un via di elezione, che voi che non siete in grado di capire’. Si chiude sempre di più. In famiglia si litiga. Ci si prende a botte. Ma sono proprio i familiari a dover fare la parte più importante. Noi li istruiamo, fornendo loro talvolta sostegno psicologico. Diciamo di smettere di tentare di far ragionare il proprio congiunto e di creare invece attorno a lui un clima di serenità. Una volta creato il clima in cui non si sente più minacciata, la vera persona uscirà allo scoperto, nonostante il condizionamento mentale. Allora, e solo in quella occasione, le si potranno porre di fronte le contraddizioni. Perché, nonostante la setta abbia creato in lei una specie di ’sovracoscienza’, la sua vera coscienza è rimasta intatta ed emerge se non si sente più minacciata».

Con il satanista come vi comportate?
«Si fa un lavoro d’equipe, con l’aiuto dell’esorcista. dello psicologo o dello psichiatra».

Professoressa Grillo, riceve minacce?
«Sì, è accaduto a volte, sul cellulare».
Seconda puntata, pubblicata su Il Giorno il 30 giugno 2019.


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